Da ragazzi avemmo la fortuna di vivere un po’ come nelle favole, per il solo fatto di aver trascorso parte dell’infanzia a Bovino, paese della provincia di Foggia posto sul collinare dauno irpino a guardare la valle del Cervaro. Qui vivemmo con i nostri genitori ed i nostri nonni paterni, nella casa di questi ultimi in Rione San Procopio.

In cucina c’era il camino in ardeva il fuoco tutti i giorni. Nelle sere d’inverno il camino prendeva forma di teatro intorno al quale i nonni raccontavano storie, legegnde, favole; nella fiamma prendevano corpo i loro ricordi dei nonni.
Incalzati dalle nostre domande e curiosità ci raccontavano fatti realmente accaduti o magari frutto di fantasie. Le storie che più ci affascinavano erano quelle di famiglia, del viaggio in America di quel certo zio, delle prodezze del cane Fiore, della vita dei campi o delle gesta del centenario nonno Francesco. Per il solo fatto che egli visse cento anni, si presentava alla nostra fantasia come un mito che si incarnava nelle fantasiche storie di una vita vissuta ai limiti fra l’eroico garibaldino e l’amico dei briganti, fra l’uomo colto e stimatore di terreni e il negromante.

Francesco Rauseo, il centenario, diceva che la famiglia Rauseo di Bovino, aveva radici in quel di Melfi in provincia di Potenza.

Quel "racconto" ci ha indotti a verificare la fondatezza o meno di quanto da lui affermato, inducendoci ad una approfondita ricerca.

Vi è anche una leggenda, secondo la quale “tre fratelli”  di cognome Rauseo, provenienti dal mediterraneo balcanico, forse da Ragusa dei Balcani (l’attuale Croazia), oppure dall’isola di Cipro o di Rodi vennero in Italia e si divisero andando uno in Spagna, uno in Puglia (Potenza?) ed uno in Campania (Avellino?).

Restava da capire se dietro quelle che allora erano solo chiacchiere, vi fosse un fondamento di verità.

La ricerca ci ha portato a riscontrare il primo cognome in RAGUSEO, esso è dunque RAUSEO? o RAGUSEO? (proveniente da Ragusa?) o si tratta di una semplice trascrizione erronea dovuta al parroco? o si tratta dell’applicazione di una regola grammaticale latina? Infatti il patrimonio lessicale ereditato dal latino è passato attraverso alcuni mutamenti fonetici e tra questi, a proposito del consonantismo si noti che uno dei principali fenomeni connessi all’evoluzione dal latino all’italiano è costituito dalla formazione di suoni palatali cioè di suoni emessi dalle membrane del palato. Fra questi fenomeni evolutivi si sottolinea che la “g” intervocalica, cioè posta tra due vocali, cade. Es. “ego” diventa “eo” così Raguseo diviene Rauseo.

Ho trascorso l'infanzia a Bovino, il paese era tutta una famiglia. C'era un luogo però in cui le famiglie prendevano corpo, susul sagrato della Chiesa Madre, in occasione di matrimoni
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